Riflessioni settimanali

PREGHIERA DEL VESCOVO MICHELE PER I DEFUNTI DURANTE IL BLOCCO TOTALE CAUSATO DAL CORONAVIRUS

O Padre, noi ricordiamo e ti affidiamo tutti coloro che sono morti e che hanno lasciato questo mondo nel lungo periodo di sospensione.

Preghiamo per i nostri cari che, colpiti dal Coronavirus, non hanno avuto accanto nessun familiare o amico.

Ti lodiamo per tutte le persone, medici, infermieri, operatori socio sanitari, che accanto a loro sono stati professionali e generosi, delicati e pietosi, vicini, talvolta con una preghiera o un segno di benedizione. Sempre profondamente umani.

Ti affidiamo tutti coloro che in questo tratto di strada non hanno potuto avere a salutarli che poche persone. La comunità – anche se distante – era presente in preghiera, e sempre con il sacerdote pastore.

Consola ed accompagna con la tua tenera misericordia chi è rimasto e non ha potuto rinnovare un saluto, chi è stato solo nelle lacrime e nel dolore, e nel rimpianto almeno di uno sguardo, di un tocco, di una carezza. “Dio mio, Dio mio perché mi hai abbandonato?”. Essi ti rivolgono il grido stesso del tuo Figlio crocifisso.

Dona loro la grazia di sentire vicino il tuo Figlio risorto, e lo Spirito consolatore ci unisca tutti, nella beata speranza della Risurrezione: “Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo”.                                                            ✠ Michele, Vescovo

 

L’eterno riposo dona loro Signore, e splenda ad essi la luce perpetua, riposino in pace. Amen

Io sono la risurrezione e la vita. Chi crede in me anche se muore vivrà; e chiunque vive e crede in me, non morrà in eterno.

 

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Riscoprire il valore della S. Messa e della Comunione.

In questo tempo siamo stati chiamati a riscoprire il valore della S. Messa e della Comunione. Per questo credo sia importante preparare l’incontro con il Signore nella preghiera e sostare dopo l’incontro alla fine della S. Messa per un tempo di ringraziamento (molto prezioso dal punto di vista spirituale). Per questo in settimana la S. Messa sarà preceduta dalla preghiera del S. Rosario e dall’invocazione alla Spirito Santo e sarà seguita dalla preghiera al Preziosissimo Sangue di Gesù oppure al Sacratissimo Cuore di Gesù. Lo stesso in forma più breve per motivi organizzativi vorremmo fare anche nelle S. Messe festive secondo le modalità che cercheremo di attuare.        vostro parroco d. Antonio Z.

 

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BENEDIZIONE DELLA CASA

soprattutto di sabato

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

“Uno dei soldati con una lancia colpì il fianco di Gesù, e subito uscì sangue ed acqua” (Gv 19,34). “Ecco l’acqua che sgorga dal Tempio Santo di Dio, a quanti giungerà quest’acqua porterà salvezza”          (cfr. Ez 47,1-12)

Preghiamo: Visita o Padre la nostra casa, tieni lontano da noi le insidie del maligno, vengano i tuoi Santi Angeli a custodirci nella pace e la tua Grazia sia sempre con noi e con tutti i nostri cari. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Padre Nostro, Ave Maria, Gloria al Padre (Si aspergono le stanze con Acqua Santa)

 

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COME SI RICEVE LA COMUIONE

A proposito della questione del ricevere la Comunione in bocca o nelle mani la Chiesa permette tutti e due i modi e quindi non è lecito al sacerdote impedire uno dei due. A questo si riferisce l’indicazione data nel 2009 dalla “Congregazione del Culto Divino” e l’intervento del cardinale Robert Sarah di cui non ho visto la data, ma credo sia precedente questo ultimo periodo… In questo tempo, infatti, secondo protocollo stilato dai vescovi in accordo con il governo è possibile ricevere la Comunione solo sulla mano, mentre fino due settimane fa non si poteva nemmeno ricevere la Comunione. Questa possibilità è stata frutto dello sforzo e della mediazione dei nostri Vescovi, l’alternativa è uno scontro che impedirebbe e l’una e l’altra cosa… Si tratta di un eccezione che è lecita nel senso che chi riceve la Comunione in mano non fa peccato, anche questo dice la Chiesa… Però il sacerdote non può in questo tempo fare diversamente per non scandalizzare nessuno, è importante che anche il fedele lo aiuti a non creargli scrupoli di coscienza inutili del tipo: “Se non mi dai la Comunione in bocca vai all’inferno o dovrai pagare in purgatorio”; oppure far star male chi riceve la Comunione in bocca come se stesse facendo un peccato mortale quando invece è permesso dalla Chiesa… Il problema poi non è nella mano ma nel cuore, se io do un bacio a qualcuno che problemi mi faccio a dargli la mano? Se il Signore mi ritiene degno di essere preso in bocca che problemi gli fa essere preso in mano? Attenti però a non fare la Comunione con giudizi e pregiudizi nel cuore… Che valore ha la mia Comunione in bocca se nel cuore mi ritengo migliore e disprezzo il fratello che la riceve in mano o il sacerdote che la da nelle mani?

Anch’io ritengo che sia più bella la Comunione in bocca se fatta con semplicità ed umiltà, perché evita possibili profanazioni o superficialità. In questo momento però è importante rispettare la coscienza di tutti. Io, infatti, posso anche dire: “Non ho paura di fare la Comunione in bocca perché so che il Signore mi protegge e anche se dovessi morire muoio per il Signore”. Se però in questo modo impedisco la Comunione di un mio fratello più debole nella fede che per paura di contaggiarsi si rifiuta, che valore ha la mia Comunione? S. Paolo ci ricorda che la fede capace di spostare le montagne senza Carità non è nulla… La soluzione concordata dai nostri Vescovi non è stata facile, è espressione di equilibrio e di un bene comune che cerca di tener presente il maggior numero possibile di persone, un opera per cui ringraziare il Signore!

Qualcuno poi potrebbe arrivare a dire: “Se non è possibile fare la Comunione in bocca, per rispetto del Signore, faccio a meno di farla”. Ecco l’obiettivo del maligno e svelato il suo inganno!

In questi giorni ho visto una persona, che non conosco,  prendere l’Eucarestia in un fazzoletto per non toccarla con le mani… Riconosco la buona intenzione della persona di portare rispetto per il Signore e quindi non gli faccio nessuna colpa e di fatto non ha nessuna colpa, però credo sia più affettuoso prendere in mano che in un freddo fazzoletto, come se una persona mi da la mano mettendosi un fazzoletto per non toccarmi, per di più eventuali frammenti dell’Eucarestia sono più disperdibili e da parte mia una persona che si presenta così mi vien il dubbio che voglia portar via l’Eucarestia in un fazzoletto…

C’è poi la questione del sacerdote che da la Comunione con il guanto dopo essersi igienizzato le mani: lo fa per non toccare con il disinfettante la particola che dopo va nella bocca del fedele…

In conclusione è importante fare attenzione a non fermarsi o focalizzarsi su di una purità rituale e cioè esteriore verso la quale il Signore nel vangelo ha parole molto forti di richiamo: “Badate alla pulizia esteriore mentre nel cuore avete la guerra” Cfr (Cfr. Lc 11,37-41). Richiamava gli scribi e dottori della legge dicendogli “Con tutte queste regole voi non entrate nel regno dei cieli ed impedite anche agli altri di farlo” (Cfr. Mt 23,13 e seguenti). Cerchiamo di non improvvisarci anche noi scribi e maestri della legge… “Date in elemosina quello avete e tutto sarà puro” dice il Signore (Cfr. Lc 11,37-41). Gesù spesso richiamava farisei e scribi che si perdevano in tutti questi cavilli legislativi e di fatto faceva più fatica con loro che con i peccatori nel donare la sua salvezza!                                                    

  vostro parroco d. Antonio Z.

 

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LUNEDÌ 18 MAGGIO 2020

Dopo accordo tra CEI e governo in questa data (100 anniversario della nascita di Giovanni Paolo II) sarà possibile riprendere la celebrazione pubblica delle S. Messe secondo il protocollo accordato. Ringraziamo il Signore, la Madonna e S. Giovanni Paolo II per la grazia ricevuta! Nel foglietto della prossima settimana, sentite anche le indicazioni del nostro Vescovo, daremo indicazione per quanto riguarda orari e modalità di partecipazione.

 

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GIOVEDÌ 14 MAGGIO 2020

giornata di preghiera, digiuno e opere di carità per liberare il pianeta dal coronavirus

Si terrà il 14 maggio una giornata di preghiera, digiuno e opere di carità per liberare il pianeta dal coronavirus, che coinvolgerà i leader religiosi nel mondo. L’iniziativa è dell’“Alto Comitato per la fratellanza umana” composto da capi religiosi che si ispirano al Documento sulla fratellanza umana, firmato da papa Francesco e dal grande imam di al-Azhar, Ahmed al-Tayyeb, il 4 febbraio 2019.

L’Alto Comitato – presieduto dal cardinale e presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso, il comboniano spagnolo Miguel Angel Ayuso Guixot – propone di «rivolgersi a Dio ad una sola voce, perché preservi l’umanità, la aiuti a superare la pandemia».

«Il nostro mondo affronta oggi un grave pericolo – si legge nell’appello dell’Alto Comitato per la fratellanza umana – che minaccia la vita di milioni di persone in tutto il pianeta, ossia la rapida diffusione del coronavirus. Mentre confermiamo l’importanza del ruolo dei medici e quello della ricerca scientifica nell’affrontare questa epidemia, non dimentichiamo di rivolgerci a Dio Creatore in tale grave crisi». Di qui l’invito a «tutte le persone, in tutto il mondo, a rivolgersi a Dio pregando, supplicando e facendo digiuno, ogni persona, in ogni parte del mondo, a seconda della sua religione, fede o dottrina, perché Egli elimini questa epidemia, ci salvi da questa afflizione, aiuti gli scienziati a trovare una medicina che la sconfigga, e perché Egli liberi il mondo dalle conseguenze sanitarie, economiche e umanitarie della diffusione di tale grave contagio».

Nel Regina Coeli di domenica scorsa papa Francesco aveva invitato ad unirsi spiritualmente alla Giornata di preghiera. Ecco le sue parole: “Poiché la preghiera è un valore universale, ho accolto la proposta dell’Alto Comitato per la Fratellanza Umana affinché il prossimo 14 maggio i credenti di tutte le religioni si uniscano spiritualmente in una giornata di preghiera e digiuno e opere di carità, per implorare Dio di aiutare l’umanità a superare la pandemia di coronavirus. Ricordatevi: il 14 maggio, tutti i credenti insieme, credenti di diverse tradizioni, per pregare, digiunare e fare opere di carità”.

 

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PREGHIERA DEL PAPA A MARIA – 2

“Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio”. Nella presente situazione drammatica, carica di sofferenze e di angosce che attanagliano il mondo intero, ricorriamo a Te, Madre di Dio e Madre nostra, e cerchiamo rifugio sotto la tua protezione.

O Vergine Maria, volgi a noi i tuoi occhi misericordiosi in questa pandemia del coronavirus, e conforta quanti sono smarriti e piangenti per i loro cari morti, sepolti a volte in un modo che ferisce l’anima. Sostieni quanti sono angosciati per le persone ammalate alle quali, per impedire il contagio, non possono stare vicini. Infondi fiducia in chi è in ansia per il futuro incerto e per le conseguenze sull’economia e sul lavoro.

Madre di Dio e Madre nostra, implora per noi da Dio, Padre di misericordia, che questa dura prova finisca e che ritorni un orizzonte di speranza e di pace. Come a Cana, intervieni presso il tuo Figlio Divino, chiedendogli di confortare le famiglie dei malati e delle vittime e di aprire il loro cuore alla fiducia.

Proteggi i medici, gli infermieri, il personale sanitario, i volontari che in questo periodo di emergenza sono in prima linea e mettono la loro vita a rischio per salvare altre vite. Accompagna la loro eroica fatica e dona loro forza, bontà e salute.

Sii accanto a coloro che notte e giorno assistono i malati e ai sacerdoti che, con sollecitudine pastorale e impegno evangelico, cercano di aiutare e sostenere tutti.

Vergine Santa, illumina le menti degli uomini e delle donne di scienza, perché trovino giuste soluzioni per vincere questo virus.

Assisti i Responsabili delle Nazioni, perché operino con saggezza, sollecitudine e generosità, soccorrendo quanti mancano del necessario per vivere, programmando soluzioni sociali ed economiche con lungimiranza e con spirito di solidarietà.

Maria Santissima, tocca le coscienze perché le ingenti somme usate per accrescere e perfezionare gli armamenti siano invece destinate a promuovere adeguati studi per prevenire simili catastrofi in futuro.

Madre amatissima, fa’ crescere nel mondo il senso di appartenenza ad un’unica grande famiglia, nella consapevolezza del legame che tutti unisce, perché con spirito fraterno e solidale veniamo in aiuto alle tante povertà e situazioni di miseria. Incoraggia la fermezza nella fede, la perseveranza nel servire, la costanza nel pregare. O Maria, Consolatrice degli afflitti, abbraccia tutti i tuoi figli tribolati e ottieni che Dio intervenga con la sua mano onnipotente a liberarci da questa terribile epidemia, cosicché la vita possa riprendere in serenità il suo corso normale.

Ci affidiamo a Te, che risplendi sul nostro cammino come segno di salvezza e di speranza, o clemente, o pia, o dolce Vergine Maria. Amen.

 

 

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PREGHIERA DEL PAPA A MARIA 1

O Maria, Tu risplendi sempre nel nostro cammino come segno di salvezza e di speranza. Noi ci affidiamo a Te, Salute dei malati, che presso la croce sei stata associata al dolore di Gesù, mantenendo ferma la tua fede. Tu, Salvezza del popolo romano, sai di che cosa abbiamo bisogno e siamo certi che provvederai perché, come a Cana di Galilea, possa tornare la gioia e la festa dopo questo momento di prova. 

Aiutaci, Madre del Divino Amore, a conformarci al volere del Padre e a fare ciò che ci dirà Gesù, che ha preso su di sé le nostre sofferenze e si è caricato dei nostri dolori per condurci, attraverso la croce, alla gioia della risurrezione. Amen. 

Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio. Non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova, e liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta.

 

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LETTERA DEL SANTO PADRE FRANCESCO A TUTTI I FEDELI PER IL MESE DI MAGGIO 2020

Cari fratelli e sorelle, è ormai vicino il mese di maggio, nel quale il popolo di Dio esprime con particolare intensità il suo amore e la sua devozione alla Vergine Maria. È tradizione, in questo mese, pregare il Rosario a casa, in famiglia. Una dimensione, quella domestica, che le restrizioni della pandemia ci hanno “costretto” a valorizzare, anche dal punto di vista spirituale.

Perciò ho pensato di proporre a tutti di riscoprire la bellezza di pregare il Rosario a casa nel mese di maggio. Lo si può fare insieme, oppure personalmente; scegliete voi a seconda delle situazioni, valorizzando entrambe le possibilità. Ma in ogni caso c’è un segreto per farlo: la semplicità… Inoltre, vi offro i testi di due preghiere alla Madonna, che potrete recitare al termine del Rosario, e che io stesso reciterò nel mese di maggio, spiritualmente unito a voi. Le allego a questa lettera così che vengano messe a disposizione di tutti.

Cari fratelli e sorelle, contemplare insieme il volto di Cristo con il cuore di Maria, nostra Madre, ci renderà ancora più uniti come famiglia spirituale e ci aiuterà a superare questa prova. Io pregherò per voi, specialmente per i più sofferenti, e voi, per favore, pregate per me. Vi ringrazio e di cuore vi benedico.             Papa Francesco

 

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MESE DI MAGGIO 2020

Nel mese di Maggio, mese dedicato alla Madonna, siamo chiamati a riscoprire l’importanza di Maria e della preghiera del S. Rosario nel cammino della nostra fede. Quest’anno non sarà possibile ritrovarsi presso i capitelli come negli scorsi anni a causa delle restrizioni vigenti, per questo è importante che riscopriamo questo momento di preghiera nelle nostre famiglie, con l’aiuto dei programmi televisivi o radiofonici dedicati, oppure semplicemente tra famigliari (quest’ultima sarebbe la pratica migliore). Per dare importanza a questo appuntamento, sarebbe bello che a guidare il S. Rosario fossero i papà, sempre secondo le possibilità e le dinamiche di ogni famiglia. Alla fine del mese di Maggio rinnoveremo la Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria delle nostre parrocchie già celebrata lo scorso anno in data 31 maggio e poi come atto conclusivo delle Feste Mariane. Sempre alla fine di Maggio, il giorno prima del rinnovo in parrocchia, invito tutte le famiglie a rinnovare o celebrare per la prima volta la Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria della famiglia dopo essersi preparati con la preghiera del Rosario lungo il mese di Maggio. Metterò a disposizione una preghiera che potrà essere utilizzata.

 

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ATTO DI AFFIDAMENTO DELL’ITALIA A MARIA

1 Maggio 2020

Raccogliendo la proposta e la sollecitazione di tanti fedeli, la Conferenza Episcopale Italiana affida l’intero Paese alla protezione della Madre di Dio come segno di salvezza e di speranza. Lo farà venerdì 1° Maggio, alle ore 21.00, con un momento di preghiera, nella basilica di Santa Maria del Fonte presso Caravaggio (diocesi di Cremona, provincia di Bergamo).

La scelta della data e del luogo è estremamente simbolica. Maggio è, infatti, il mese tradizionalmente dedicato alla Madonna, tempo scandito dalla preghiera del Rosario, dai pellegrinaggi ai santuari, dal bisogno di rivolgersi con preghiere speciali all’intercessione della Vergine. Iniziare questo mese con l’Atto di Affidamento a Maria, nella situazione attuale, acquista un significato molto particolare per tutta l’Italia.

Il luogo, Caravaggio, situato nella diocesi di Cremona e provincia di Bergamo, racchiude in sé la sofferenza e il dolore vissuti in una terra duramente provata dall’emergenza sanitaria. Alla Madonna la Chiesa affida i malati, gli operatori sanitari e i medici, le famiglie, i defunti.

Nella festa di San Giuseppe lavoratore, sposo di Maria Vergine, affida, in particolare, i lavoratori, consapevole delle preoccupazioni e dei timori con cui tanti guardano al futuro.

Dal sito ufficiale della CEI

 

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DOMENICA della DIVINA MISERICORDIA

19 aprile 2020

 

La festa della Divina Misericordia compie 20 anni e Papa Francesco la celebrerà, con una Messa in forma privata e la recita successiva del Regina Coeli, a pochi metri da piazza San Pietro, nella chiesa di Santo Spirito in Sassia, santuario romano dedicato alla spiritualità di Gesù misericordioso, apparso a santa Faustina Kowalska. Domenica 19 aprile alle 11.00, come annuncia la Sala Stampa Vaticana, un Papa tornerà così in questa chiesa 25 anni dopo san Giovanni Paolo II (23 aprile 1995), che il giorno della canonizzazione della suora polacca, il 30 aprile del 2000, prima domenica dopo Pasqua, detta “in albis”, istituì questa festa, richiesta da Gesù stesso a suor Faustina in una delle sue visioni mistiche.

 

Il legame di Karol Wojtyla con l’Ottava di Pasqua

Il Papa polacco, devoto fin da giovane al culto della Divina Misericordia promosso da suor Faustina, che morì nel 1938 a soli 33 anni, nella “sua” Cracovia, l’aveva beatificata due anni prima, il 18 aprile 1993, sempre nell’Ottava di Pasqua. Alla vigilia della festa da lui istituita, il 2 aprile 2005, Karol Wojtyla tornava alla Casa del Padre; il primo maggio 2011, sempre Domenica della Divina Misericordia, veniva beatificato dal successore Benedetto XVI e il 27 aprile, prima Domenica dopo Pasqua, Papa Francesco lo proclamava santo insieme a Giovanni XXIII.

 

Al termine della S. Messa delle ore 18.00 porteremo il Crocifisso Miracoloso Incoronato appena fuori le porte della chiesa per una preghiera di Consacrazione e per la Solenne Benedizione alle nostre parrocchie ed anche al mondo intero. Diffonderemo le parole della Preghiera e della Benedizione con Radio Luce e le trombe sul campanile, dando poi seguito al suono delle campane. Si raccomanda di non venire davanti alla chiesa per l’occasione, faremo delle foto che divulgheremo con whatsapp, ciascuno in casa può esprimere la propria devozione esponendo il drappo rosso o quello del Divin Crocifisso anche durante tutto il tempo della Settimana ed accendendo un cero in occasione della Benedizione.

 

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TRIDUO PASQUALE CELEBRATO IN CASA

Quest’anno ci viene fatta dal nostro Vescovo la bellissima proposta di celebrare in casa il Triduo Pasquale seguendo le indicazioni che trovate sul sussidio: “Prepariamo la Pasqua 2020” che trovate sul sito parrocchiale o su quello della diocesi, in chiesa e che cercheremo di far arrivare attraverso i gruppi whatsapp del catechismo e dei consigli pastorali.

All’inizio credo sia importante invocare sempre il dono dello Spirito Santo con una preghiera o un canto e alla fine affidare tutto a Maria, con una preghiera alla Madonna o un canto Mariano.

Il Giovedì Santo sarà possibile inoltre vivere il gesto della lavanda dei piedi in famiglia, basta preparare un catino, la brocca d’acqua ed un asciugamano: si può lavare i piedi dell’altro per perdonarlo nel qual caso non serve dire niente, oppure chiedendo perdono nel qual caso si può anche dire di cosa alla persona interessata in base a quello che uno sente nel cuore o semplicemente si può vivere come segno di amore e di attenzione verso l’altro…

Sempre nelle modalità sopra indicate trovate dei sussidi per la Domenica delle Palme, per la liturgia penitenziale, mentre per gli altri giorni arriveranno il prima possibile. Siamo inoltre chiamati a vivere le celebrazioni del giovedì, venerdì e sabato santo in comunione con il Vescovo o il Papa in base agli orari riportati nel  foglietto, in parrocchia vivremo le celebrazioni con gli stessi orari del Vescovo come segno di comunione, ma non diffonderemo le dirette video in modo che seguendo il Vescovo sapete di essere in comunione anche con le parrocchie.

 

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PREGHIERA PER LA COMUNIONE SPIRITUALE

Gesù mio, io credo che sei realmente presente nel Santissimo Sacramento. Ti amo sopra ogni cosa e ti desidero nell’ anima mia. Poiché ora non posso riceverti sacramentalmente, vieni almeno spiritualmente nel mio cuore. (Pausa di silenzio) 

Come già venuto, io ti abbraccio e tutto mi unisco a te; non permettere che mi abbia mai a separare da te. Eterno Padre, io ti offro il Sangue Preziosissimo di Gesù Cristo in sconto dei miei peccati, in suffragio delle anime del purgatorio e per i bisogni della Santa Chiesa.

 

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Preghiere

Preghiera alla Santa Madre di Dio: Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio. Non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova,
ma liberaci da ogni pericolo, o Vergine Gloriosa e Benedetta.

Preghiera a S. Michele Arcangelo: San Michele Arcangelo, difendici nella lotta: sii il nostro aiuto contro la malvagità e le insidie del demonio.
Supplichevoli preghiamo che Dio lo domini e Tu, Principe della Milizia Celeste, con il potere che ti viene da Dio, incatena nell’inferno satana e gli spiriti maligni, che si aggirano per il mondo per far perdere le anime. Amen

 

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INDULGENZE NEL TEMPO DEL CORONAVIRUS

Riporto il testo della Penitenzieria Apostolica che ci ricorda come è possibile acquistare l’indulgenza plenaria in questo periodo:

 

Questa Penitenzieria Apostolica, inoltre, concede volentieri alle medesime condizioni (confessione sacramentale e comunione eucaristica non appena sarà possibile nel frattempo vivere personalmente la richiesta di perdono al Signore, tipo esame di coscienza e fare la comunione spirituale e preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre) l’Indulgenza plenaria in occasione dell’attuale epidemia mondiale, anche a quei fedeli che offrano la visita al Santissimo Sacramento, o l’adorazione eucaristica, o la lettura delle Sacre Scritture per almeno mezz’ora, o la recita del Santo Rosario, o il pio esercizio della Via Crucis, o la recita della Coroncina della Divina Misericordia, per implorare da Dio Onnipotente la cessazione dell’epidemia, il sollievo per coloro che ne sono afflitti e la salvezza eterna di quanti il Signore ha chiamato a sé”.

 

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PREGHIERA DI PAPA FRANCESCO A S. GIUSEPPE PER L’ITALIA

Proteggi, Santo Custode, questo nostro Paese. Illumina i responsabili del bene comune, perché sappiano, come te, prendersi cura delle persone affidate alla loro responsabilità. Dona l’intelligenza della scienza a quanti ricercano mezzi adeguati per la salute e il bene fisico dei fratelli. Sostieni chi si spende per i bisognosi: i volontari, gli infermieri, i medici, che sono in prima linea nel curare i malati, anche a costo della propria incolumità. Benedici, San Giuseppe, la Chiesa: a partire dai suoi ministri, rendila segno e strumento della tua luce e della tua bontà. Accompagna, San Giuseppe, le famiglie: con il tuo silenzio orante, costruisci l’armonia tra i genitori e i figli, in modo particolare i più piccoli. Preserva gli anziani dalla solitudine: fa’ che nessuno sia lasciato nella disperazione dell’abbandono e dello scoraggiamento.  Consola chi è più fragile, incoraggia chi vacilla, intercedi per i poveri. Con la Vergine Madre, supplica il Signore perché liberi il mondo da ogni forma di pandemia. Amen.

 

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PREGHIERA DI RICHIESTA DI PERDONO E RIPARAZIONE

Per le parrocchie di S. Zenone e Cà Rainati venerdì 27 Marzo ore 20.00

Come messo in programma all’inizio della Quaresima (inizialmente era previsto con due appuntamenti diversi per venerdì 20 marzo S. Zenone e martedì 31 marzo Cà Rainati) vogliamo vivere insieme questo appuntamento molto importante di richiesta di perdono e riparazione comunitaria alla presenza del Signore.

Si tratta di una preghiera che non avevamo mai fatto prima (per lo meno da quando sono parroco), ma credo sia molto importante per riconoscere con sincerità quelle che sono le nostre mancanze comunitarie davanti al Signore. Qualcuno può riconoscersi più in una mancanza e qualcun altro in un’altra, non si tratta di porre l’accento sulla singola responsabilità, per la quale c’è la confessione individuale e l’esame di coscienza personale, ma di riconoscere come i vari peccati hanno ferito e continuano a ferire tutto il corpo del Signore e tutti ne soffrono insieme… Partecipando alla sofferenza del Signore permettiamo la riparazione del male che il peccato ha generato e il riconoscere i peccati per chiedere perdono permette al Signore di agire con la sua grazia, che è perdono e misericordia. Gesù è venuto ed è presente in mezzo a noi, non per condannare, ma per perdonare, se però noi diciamo: “non abbiamo peccato” oppure “non abbiamo bisogno del perdono del Signore” impediamo di fatto e liberamente la sua opera di salvezza, come nella conclusione del vangelo di Domenica: “Se foste ciechi, non avreste alcun peccato, ma siccome dite: “Noi vediamo” il vostro peccato rimane” (Gv 9,41). Solo Gesù è l’agnello di Dio che toglie i peccati del mondo. Non si tratta di una preghiera che sostituisce la confessione individuale, ma in qualche modo la prepara e la facilita, permettendo a tutti noi di riconoscere l’unico nostro vero Salvatore: Gesù Cristo, nostro Signore!

Invito tutti a partecipare con un gesto di digiuno nella giornata di venerdì: saltare cena; cena a pane ed acqua; cena povera… Come uno vuole, ritiene giusto e riesce e poi sintonizzandoci su Radio Luce o sulla pagina facebook di Radio Luce per la preghiera insieme (Se uno riesce può accendere in casa un lumino).

vostro parroco d. Antonio Z.

 

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PREGHIERA DI AFFIDAMENTO A MARIA

Rivolta alla Madonna in Santuario il 12 Marzo 2020 alla fine della S. Messa

 

Ricordati o pietosissima Vergine della Salute, Santa Maria del Monte, non essersi mai udito che alcuno dei Tuoi devoti, il quale abbia invocata la Tua assistenza ed implorato il Tuo soccorso, sia rimasto abbandonato.

Animati anche noi da tale confidenza a Te veniamo, o Madre della misericordia, Vergine delle Vergini, pietosissima salute degli infermi.

Peccatori gementi, eccoci prostrati ai Tuoi piedi; imploriamo pietà e con viva fede ci affidiamo alla Tua protezione: come famiglie e parrocchie della Collaborazione di S. Zenone, Cà Rainati, Mussolente e Casoni; come famiglie e parrocchie della pedemontana del Grappa e come famiglie e parrocchie di tutte le persone che ci stanno seguendo attraverso la Radio e la diretta face book. Ci affidiamo alla Tua protezione insieme e personalmente perché Tu, o Santa Madre di Dio e Madonna della Salute, in questo tempo di prova possa proteggerci, custodirci e liberarci dal male del Coronavirus e da ogni altro male. Deh! Non disprezzare le nostre preghiere, o Madre del Verbo, ma per Tua materna bontà e per la predilezione che mostri a questo Tuo Santuario del Monte, benigna ascoltaci ed esaudiscici. Così sia.

Santa Maria del Monte, prega per noi! Madonna della Salute, prega per noi!

 

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PREGHIERA A S. GIUSEPPE

A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione ricorriamo e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio, insieme con quello della tua santissima Sposa.
Per quel sacro vincolo di carità, che ti strinse all’Immacolata Vergine Madre di Dio, e per l’amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, riguarda, te ne preghiamo, con occhio benigno, la cara eredità che Gesù Cristo acquistò col suo sangue, e col tuo potere ed aiuto soccorri ai nostri bisogni.
Proteggi, o provvido Custode della divina Famiglia, l’eletta prole di Gesù Cristo; allontana da noi, o Padre amantissimo, la peste di errori e di vizi che ammorba il mondo; assistici propizio dal cielo in questa lotta contro il potere delle tenebre, o nostro fortissimo protettore; e come un tempo salvasti dalla morte la minacciata vita del bambino Gesù, così ora difendi la santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità; e stendi ognora sopra ciascuno di noi il tuo patrocinio, affinché a tuo esempio e mediante il tuo soccorso possiamo virtuosamente vivere, piamente morire, e conseguire l’eterna beatitudine in cielo. Amen.

 

Questa preghiera fu apposta da Leone XIII  in calce all’enciclica Quamquam pluries del 15 agosto 1889. La devozione a san Giuseppe, già dichiarato patrono della Chiesa universale dal beato Pio IX l’8 dicembre 1870, fu particolarmente sostenuta da Leone XIII che, eletto papa il 20 febbraio 1878, mise fin dall’inizio il suo pontificato «sotto la potentissima protezione di san Giuseppe, celeste patrono della Chiesa» (allocuzione ai cardinali del 28 marzo 1878).

 

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PREGHIERE AL TERMINE DELLA S. MESSA

Preghiera alla Santa Madre di Dio:

Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio. Non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova,
ma liberaci da ogni pericolo, o Vergine Gloriosa e Benedetta.

Preghiera a S. Michele Arcangelo:

San Michele Arcangelo, difendici nella lotta: sii il nostro aiuto contro la malvagità e le insidie del demonio.

Supplichevoli preghiamo che Dio lo domini e Tu, Principe della Milizia Celeste, con il potere che ti viene da Dio, incatena nell’inferno satana e gli spiriti maligni, che si aggirano per il mondo per far perdere le anime. Amen

 

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PREGHIERA PER LA COMUNIONE SPIRITUALE

Gesù mio, io credo che sei realmente presente nel Santissimo Sacramento. Ti amo sopra ogni cosa e ti desidero nell’ anima mia. Poiché ora non posso riceverti sacramentalmente, vieni almeno spiritualmente nel mio cuore. (Pausa di silenzio) 

Come già venuto, io ti abbraccio e tutto mi unisco a te; non permettere che mi abbia mai a separare da te. Eterno Padre, io ti offro il Sangue Preziosissimo di Gesù Cristo in sconto dei miei peccati, in suffragio delle anime del purgatorio e per i bisogni della Santa Chiesa.

 

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UN TEMPO PER RISCOPRIRE LA PREGHIERA IN FAMIGLIA

Ricordo che i tempi di prova segnati da malattie, calamità, guerre così come da ogni altro male, come quello della perdita della fede e della grazia vanno affrontati sempre con la preghiera ed il digiuno. Sono le armi più efficaci che noi abbiamo e che possono sospendere anche le leggi naturali (miracoli) soprattutto quando vengono vissute insieme. In questo tempo in cui non possiamo ritrovarci in chiesa comunitariamente a motivo delle restrizioni di cui conosciamo, siamo chiamati a ritrovarci in famiglia. Invito proprio per questo a fermarci e a riunirci nelle nostre famiglie (papà, mamma, figli, nonni…) per pregare, magari aiutati dai media: Radio Luce, altre Radio, Televisione ecc…  Oppure anche e semplicemente tra di noi. La preghiera più bella è quella del S. Rosario, oppure la Coroncina della Divina Misericordia, unita anche all’ascolto del vangelo o delle letture del giorno. Ognuno cerchi e trovi un tempo nella sua famiglia, per la preghiera unita anche a qualche forma di digiuno soprattutto il venerdì: potrebbe essere per gli adulti che il venerdì si salti cena o si ceni a pane ed acqua o mangiando povero…

Come parroco sarò presente con voi e con chi potrà e vorrà attraverso Radio Luce, trasmettendo la S. Messa del giorno con a seguire la preghiera a S. Giuseppe (mese di Marzo) ed il S. Rosario. Il venerdì alle ore 15.00 la Via Crucis e Sabato dalle ore 20.00 alle 21.00 l’Adorazione Eucaristica guidata.

In Chiesa inoltre sono a disposizione i ceri benedetti e l’acqua santa per la benedizione della casa che invito a vivere in modo particolare il Sabato, possibilmente con tutta la famiglia. Sempre in chiesa sono a disposizione i fogli con le letture della domenica e la celebrazione da vivere in famiglia preparata dalla diocesi.

vostro parroco, don Antonio Z.

 

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“NON DI SOLO PANE VIVRÀ L’UOMO, MA DI OGNI PAROLA CHE ESCE DALLA BOCCA DI DIO”

Questi primi giorni di Quaresima sono stati segnati dalla mancanza di quel pane a noi più caro che è l’Eucarestia… Per alcuni non è cambiato quasi nulla, per altri è stata una misura doverosa, per altri ancora ha generato molta sofferenza e smarrimento… Ci siamo chiesti se era una misura giusta o sbagliata agli occhi della fede, se era un intervento proprio così necessario o si poteva fare diversamente…

E se fosse volontà del Signore? E se proprio lo Spirito Santo, come ha fatto con Gesù, ci ha condotti in questo deserto in cui non c’è più il pane del cielo?

E’ vero infatti che in molti abbiamo trascurato questo dono così prezioso: quante comunioni infatti vengono fatte superficialmente? Quante comunioni vissute con il cuore tiepido ed indifferente, magari pensando ad altre cose? Quante comunioni vissute senza la grazia del Signore o per non far brutta figura? Quante volte ci siamo poi lamentati per gli orari della Messa, perché bisognava svegliarsi presto, perché il sacerdote era troppo lungo o troppo noioso? Chi di noi, inoltre, può dire di non essere arrivato all’ultimo minuto in chiesa, magari in ritardo, aspettando che passasse quel tempo, pensando a quello che avremmo fatto dopo: che nel nostro cuore e nella nostra mente poteva essere da una parte più doveroso e dall’altra più piacevole? Tante volte si sente inoltre dire oppure anche noi abbiamo pensato o agito di fatto: “Se proprio bisogna o non ho niente da fare posso anche andare a Messa”; “Sono credente, ma non praticante… Se però me la sento o ne sento il bisogno, vengo volentieri”; “Non sono come quelli che vengono a Messa e poi…”; “Anche se salto per una domenica…”.

Ma c’è anche l’atteggiamento, ed anche questo potrebbe essere il nostro, di chi ne riconosce il valore, ma vive la Comunione spesso con la critica o il giudizio nei confronti degli altri, nei confronti del sacerdote più bravo o meno bravo, della Chiesa che dovrebbe essere di più o di meno, perchè si dovrebbe fare o non fare… Così come il ricevere la Comunione senza mettersi in discussione, senza conversione, senza cercare veramente la volontà del Signore ed il suo Amore, magari con tanti rancori e divisioni nel cuore…  Tutte situazioni che creano sofferenza nel cuore di Gesù e ferite al suo corpo, lui che si dona a noi nella Comunione e deve soffrire tanta divisione!

In questo tempo il Signore, probabilmente, ci chiede (attraverso le indicazioni dei nostri vescovi), di rimanere in questo deserto e di accettare questo digiuno come tempo di grazia per noi e per la Chiesa per riscoprire il valore del pane Eucaristico e della Comunione in cui Lui è realmente presente e si dona a noi come nutrimento della nostra anima e della nostra vita spirituale.

vostro parroco, don Antonio Z.

 

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IL VALORE DELLA COMUNIONE SPIRITUALE

“Se non potete comunicarvi sacramentalmente, fate almeno la comunione spirituale, che consiste in un ardente desiderio di ricevere Gesù nel vostro cuore”  (San Giovanni Bosco MB III,p.13).

La comunione spirituale è poco conosciuta e poco praticata, eppure è una sorgente speciale e incomparabile di grazie: «Essa è per se stessa, dice il P. Faber, una delle più grandi potenze della terra». «Per mezzo di essa, scrive S. Leonardo da Portomaurizio, molte anime arrivarono a gran perfezione».

 In che consiste la comunione spirituale?

…Questa comunione non si fa esteriormente, come la comunione sacramentale, ma spiritualmente, cioè internamente e mentalmente, senz’alcun atto materiale e corporale: spiritualmente, cioè soprannaturalmente e divinamente. Si chiama pure comunione interiore, comunione del cuore, comunione invisibile e mistica; perchè ci unisce a Gesù in modo misterioso e nascosto, senz’alcun segno visibile come nella comunione sacramentale. Si chiama finalmente comunione virtuale, perchè ha la virtù di farci partecipare ai frutti dell’Eucaristia.

 

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