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Mons. Vitale Gallina

Mons Vitale Gallina

Mons Vitale Gallina

Mons. Vitale Gallina nacque a Caerano San Marco il 28 aprile 1866, da Luigi e Maria Bandiera. Fu ordinato sacerdote nella cattedrale di Treviso da S. E. Mons. Giuseppe Apollonio, il 23 maggio 1891. Era stato per brevissimo tempo cappellano di San Martino di Lupari e poi parroco a San Trovaso dal 21 gennaio 1892 al 6 novembre 1895, giorno nel quale sostenne l’esame, riuscitissimo, per diventare parroco di San Zenone. A causa dell’opera svolta a San Trovaso non era ben visto dalle autorità civili che riuscirono a sospendere il regio placet e, solo il 15 agosto 1896, il nuovo arciprete poté celebrare il suo ingresso in parrocchia. Si mise subito all’opera in campo spirituale organizzando la scuola di dottrina cristiana e frequenti missioni per il popolo. Numerose furono le associazioni da lui stesso create o che per suo merito ripresero vigore. Tra queste ricordiamo l’associazione dei padri di famiglia, la congregazione delle figlie di Maria, il ricreatorio festivo per la gioventù femminile presso la casa della nobile Teresa Rubelli, l’associazione della gioventù maschile con le sezioni “giovani” e “piccoli luigini” , l’associazione delle madri cristiane, l’unione adoratori ed adoratrici, il terz’ordine francescano e la confraternita del Santissimo. Notevole fu anche la sua opera nel campo sociale: diede incremento alla Cassa Rurale, costituì l’Uni0neAgric0Za e la Mutua Bestiame. Nel 1900 eresse, primo in diocesi di Treviso, una grande sala per le associazioni e gli interessi cattolici e fu dedicata a Cristo Redentore. Nel 1904 fu nominato pro vicario foraneo; il 9 febbraio 1906 vicario foraneo e canonico onorario della cattedrale di Treviso il 24 luglio 1914. Nella stessa data fu nominato prelato domestico del papa Pio X. Nella visita pastorale del 26 gennaio 1908, tra le altre cose, si nota che a San Zenone c’erano 14 osterie e una bottega di caffè. Inoltre si citano come stampe cattive il Corriere e il Gazzettino. Nella visita pastorarale del 1 febbraio 1914, invece, si nota che le feste non venivano profanate se non da un piccolo numero di persone che in certe stagioni andavano a Crespano al mercato. Infine, è da ricordare che durante la prima guerra mondiale creò un ufficio che inviava indumenti a tutti i parrocchiani chiamati alle armi. Il 27 luglio 1916 lasciò San Zenone per diventare parroco di San Martino di Lupari.

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